Il ruolo di Cipro e del gas del Mediterraneo Orientale nella sicurezza energetica europea e La migliore opzione di monetizzazione del gas di Cipro

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Il ruolo di Cipro e del gas del Mediterraneo Orientale nella sicurezza energetica europea e

La migliore opzione di monetizzazione del gas di Cipro[1]

9 Maggio 2018

Articolo di Panayiotis Tilliros

Abstract

Il presente documento esamina l’importanza strategica delle risorse energetiche del Mediterraneo Orientale per la sicurezza energetica europea in collaborazione con un’analisi della giusta opzione di monetizzazione del gas per la Repubblica di Cipro. La prevalenza di un impianto GNL è sottolineata come la scelta migliore e più ragionevole sia per l’Europa che per Cipro nel contesto della geopolitica regionale, l’instabilità del Medio Oriente e il nuovo «Grande gioco» della rivalità geopolitica sulle rotte energetiche. Il presente documento propone che un impianto di GNL (Gas Naturale Liquefatto) con base a Cipro per lo sfruttamento delle risorse del Mediterraneo Orientale possa offrire all’Europa una reale ed effettiva diversificazionee contribuire in maniera significativa alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico e del transito dell’Unione Europea (UE). Al tempo stesso, offrirà vantaggi massimi sull’economia della Repubblica, oltre a dare un forte potere geopolitico e consentire la cooperazione regionale come catalizzatore per la pace e la crescita tra i paesi  limitrofi.

1.   Le stime delle risorse energetiche del Mediterraneo Orientale e la loro importanza per la sicurezza energetica dell’Europa

 

Le risorse energetiche del Mediterraneo Orientale costituiscono una fonte alternativa credibile che può aiutare l’Europa a diversificare e rafforzare il suo approvvigionamento energetico e la sicurezza del transito, dato che la produzione di gas indigeno in Europa mostra un trend in declino e la domanda una tendenza  all’aumento.

Oltre alle sue tradizionali rotte di approvvigionamento di gas da Russia, Norvegia (produzione locale) e Africa settentrionale, l’Europa cerca nuove forniture di gas attraverso il corridoio meridionale del gas che comprende il “Quarto Corridoio” del Mar Caspio (Azerbaigian e probabilmente Turkmenistan) e il “Quinto Corridoio” del Mediterraneo Orientale. Secondo un sito web ufficiale[2] dell’UE, l’Unione Europea mira a importare inizialmente 10 MMC[3]di gas all’anno quando il nuovo corridoio verrà aperto nel 2019-2020, cifra che si prevede salirà a 80-100 MMC all’anno nel futuro.

Le risorse di gas del Caspio non saranno sufficienti a diversificare le forniture europee di gas. Inoltre, il trasporto del gas attraverso il TANAP[4]che passa per l’instabile  territorio turco, in cui la rete di gasdotti è stata oggetto di ripetuti attacchi causando gravi interruzioni, comporta gravi rischi per la sicurezza del transito. Se il gas del Mediterraneo Orientale fosse trasportato anche attraverso la Turchia, la sicurezza di approvvigionamento sarebbe negativamente compromessa come le crisi di transito del gas dell’Ucraina del 2006 e del 2009 hanno dimostrato. Un’altra questione è capire se l’UE permetterebbe alla Turchia di strappare le risorse di gas del Mediterraneo Orientale e far leva sulla Russia o se voglia questo vantaggio per se stessa.

Le importazioni di GNL in Europa[5]sono accettate dall’UE perché aumentano la diversificazione e la sicurezza energetiche, abbassando la forte dipendenza dalla Russia. A tal fine,  l’UE punta al miglioramento della sua sicurezza energetica e alla competitività attingendo al mercato mondiale del GNL. In effetti,il GNL a prezzi competitivi si prevede che rivendichi una quota molto maggiore del mercato europeo del gas. Forniture di gas supplementarisono necessarie per lo sviluppo economico a lungo termine, in particolare nelle regioni meno sviluppate dell’EuropaSud-Orientale.  

2.   Monetizzazione del Gas di Cipro: Impianto di GNL e vantaggi del settore energetico per l’economia

 

Dato il potenziale energetico del Mediterraneo Orientale, Cipro può svolgere un ruolo cruciale nel rafforzare la sicurezza della fornitura e del transito di energia dell’UE. In primo luogo, come emerge dall’analisi di cui sopra, sarebbe opportuno che l’UE disponga di  percorsi separati per il Quarto e il Quinto corridoio.  In secondo luogo, la dipendenza del gasdotto dovrebbe essere evitata. I gasdotti rendono l’esportatore ostaggio dell’importatore e danno agli stati intermediari un potere eccessivo a spese di entrambi. Gli sviluppi geopolitici possono essere fluidi come il gas e di tale impegno a lungo termine ci si potrebbe pentire.

Questo è il motivo per cui un impianto GNL[6]a Vassilikos, a Cipro servirebbe al meglio gli interessi sia dell’ UE sia della Repubblica stessa. Inoltre, un impianto GNL con sede a Cipro è il principale se non l’unico modo per raggiungere risultati mirati e specifici concernenti il futuro energetico del Paese. Ciò è diventato ancora più necessario a seguito dell’illecito «bail-in»[7](taglio/ haircut) delle banche imposto dall’Eurogruppo il 25/3/2013 che ha distrutto il modello economico del paese.

Lo sviluppo del settore energetico intorno ad un impianto GNL e gli effetti moltiplicatori dalla realizzazione delle infrastrutture necessarie sono infatti elementi chiave per il futuro economico del paese per molti motivi. Un settore dell’energia dinamica può portare alla creazione di posti di lavoro lungo l’intera catena del valore dell’industria e contribuire a sviluppare le competenze tecniche, la ricerca e l’innovazione applicata. Esso può creare sinergie ed economie di scala inter-settoriali. L’introduzione più rapida possibile del gas nel settore della trasformazione dell’energia elettrica è una priorità essenziale diretta ad esercitare un notevole impatto microeconomico e macroeconomico. Il costo di produzione dell’energia elettrica diminuirà sensibilmente con evidenti benefici per entrambe le famiglie e gli utilizzatori industriali. Ciò eserciterà una pressione al ribasso sull’inflazione e renderà le imprese e l’economia più competitive. Inoltre, la sostituzione del petrolio con il gas e le esportazioni di GNL correggeranno gli squilibri macroeconomici cronici come i disavanzi del commercio e delle partite correnti. Oltretutto, se la Repubblica diventa un centro di energia, guadagnerà notevoli vantaggi strategici e influenza geopolitica, rendendo cosìpossibile una soluzione più equa della questione cipriota.

Alla luce di quanto precede, un impianto di GNL a due treni[8]è pienamente giustificato a condizione che almeno 10 TPC[9] di riserve comprovatediventino disponibili, tra cui gli attuali 4,5 TPC  127 MMC di riserve di Afrodite (blocco 12 nella zona economica esclusiva o ZEE di Cipro)e le riserve di Calypso recentemente scoperte (8/2/2018) nel Blocco 6 da ENI e TOTAL. Il GNL offre la massima flessibilità e il rischio di transito zero, rafforzando nel contempo la possibilità di selezione del mercato e di negoziazione dei prezzi. Diverse perforazioni esplorative critiche e decisive sono previste nel 2018  e successivamente dalle società petrolifere internazionali (Exxon Mobil, ENI e Total) e gli indipendenti[10]che operano nella ZEE di Cipro.

La probabilità di successo secondo il modello di esplorazione rivisto sulla base della scoperta epocale del giacimento di carbonato di Zohr è considerata significativa. La capacità di liquefazione del futuro può essere ampliata grazie alle scoperte di giacimenti di gas, alla cooperazione tra le aziende coinvolte,ai paesi del Mediterraneo Orientale che aderiranno, come ad esempio i probabili futuri produttori come il Libano e la Siria e ai paesi che attualmente producono, come Israele, ad altri potenziali investitori e, naturalmente, alla domanda europea e mondiale. 

3.   Cooperazione regionale nel Mediterraneo Orientale

 

Il gas del Mediterraneo Orientale costituisce un corridoio valido, alternativo, sicuro e indipendente per la domanda e le esigenze di diversificazione europee. In realtà, gli obiettivi di Cipro sono in linea con le dimensioni principali della strategia dell’UE dell’energia[11].Cipro può servire come asse e giunzione di commercio che stimola il partenariato energetico tra i paesi dell’Europa Sud-Orientale e del Mediterraneo Orientale in modo da contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Unione di energia.

Lo sviluppo di un hub del gas del Mediterraneo con forniture regionali da un impianto di GNL con sede a Cipro ridurrà la dipendenza dell’UE da fornitori di energia, rotte e combustibili specifici e contribuirà in maniera significativa alle esigenze di energia in Europa e agli obiettivi di sicurezza energetica. Inoltre, l’esplorazione e lo sviluppo delle riserve di gas nel Mediterraneo Orientale rappresentano un’eccellente opportunità per la cooperazione regionale e il contributo alla stabilità politica regionale, la pace e la crescita economica.  

Articolo di Panayiotis Tilliros 

  1. Economista, Analista delle Relazioni Internazionali, Esperto in Economia e in Questioni Energetiche.
  2. Associato alla Ricerca presso il Centro Cipriota per gli Affari Europei ed Internazionali affiliato all’Università di Nicosia.
  3. Candidato di dottorato.

Titoli Universitari

  1. B.Sc.Laurea in Economia (Govern.), London School of Economics and Political Science, Regno Unito.
  2. M.Sc. Master in Amministrazione Comparata, LSE, Regno Unito.
  3. Diploma post-laureain Economia (con lode),UCL, Regno Unito.
  4. M.Sc. Master in Economia Monetaria e Finanziaria, Università di Cipro.
  5. M.A. Master in Relazioni Internazionali e Studi Europei con una concentrazione sulla sicurezza energetica (Tematiche: petrolio e gas), Università di Nicosia.

Traduzione dell’autore

Correttori della traduzione:

Stefano Assolari

Sezione di italiano – Centro Linguistico – Università di Cipro 

Rowena Burlenghi

Sezione di italiano – Centro Linguistico – Università di Cipro

[1]Per un’analisi dettagliata di questo tema si veda il documento / studio dell’autore con lo stesso titolo a:https:www.greekenergyforum.compublicationsstudies2017the-role-of-east-med-gas-in-the-european-energy-security-and-the-best-cyprus-gas-monetization-option

Si veda anche la tesi dello scrittore intitolata «The Cyprus energy system and energy security: the transformative effect of gas on the Cyprus economy and the energy system» disponibile su:  https:www.academia.edu32471372 e su https:www.researchgate.netpublication316145175

[2]https:ec.europa.euenergyentopicsimports-and-secure-suppliesgas-and-oil-supply-routes

  Ultimo accesso: 19/4/2018.

[3]Miliardi di metri cubi.

[4]Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline (Gasdotto transanatolico).

[5]Il gas naturale rappresenta circa un quarto del consumo energetico complessivo dell’UE. Negli ultimi anni il GNL ha rappresentato circa il 10% delle importazioni di gas dell’UE, provenienti in particolare da Qatar, Algeria e Nigeria. Queste due percentuali dovrebbero aumentare secondo le previsioni. Inoltre, la capacità di importazione complessiva di GNL dell’UE è significativa, superando il 40% dell’attuale domanda totale di gas. Si veda:

http:europa.eurapidpress-release_MEMO-16-310_en.htm.Ultimo accesso: 19/4/2018.

[6]Il GNL è un gas naturale (prevalentemente metano), condensato in uno stato liquido raffreddandolo a -162° C per facilitare lo stoccaggio o il trasporto. Il GNL occupa fino a 600 volte meno volume rispetto al gas della pressione atmosferica normale, permettendo il trasporto su lunghe distanze senza condutture.

[7]Per un’analisi approfondita di questo argomento, consultare il documento dell’autore “Le cause e l’impatto dei MOU sulle economie di Cipro, Grecia e Portogallo” (in inglese) cliccando qui:

http:www.cceia.unic.ac.cyimagespolicypaperspolicy%20paper_7-2015.pdf ed a:

https:www.researchgate.netpublication292154943

[8]Un treno è l’attrezzatura necessaria per  liquefare il gas e per la suaesportazione da un giacimento offshore.

[9]Trilioni di piedi cubi di gas. Base di conversione: 1 TPC = 28.31684671 MMC.

[10]Noble Energy, Delek Drilling, Avner Exploration and BG/Shell per il blocco 12. Kogas nel consorzio con ENI per i blocchi 2, 3 e 9. Qatar Petroleum nel consorzio con Exxon Mobil per il blocco 10.

[11]La strategia dell’UE dell’energia comprende gli obiettivi di: 1. Garantire l’approvvigionamento energetico europeo; 2. Garantire una concorrenza leale in un mercato europeo dell’energia pienamente integrato; 3. Proteggere l’ambiente e in particolare combattere il cambiamento climatico; e 4. Migliorare l’infrastruttura energetica.